Simbolo e funzione. Su questo dualismo complementare, si è incentrato il progetto “La Porta delle Cave”, con l’intento di coniugare, attraverso l’architettura, tracce identitarie di una comunità, quella di Apricena (FG), con quelle della sicurezza stradale. Il centro dauno (circa 13 mila abitanti) a nord di Foggia, è il secondo bacino estrattivo d’Italia dopo Carrara e la pietra, la pietra di Apricena appunto, è il suo simbolo, la sua economia.
L’amministrazione comunale, da qualche tempo, ha attivato una serie di lavori per la sicurezza stradale attraverso la realizzazione di rotatorie cittadine in sostituzione di alcuni semafori. Di particolare importanza, è quella sorta ai bordi dell’abitato, tra viale Papa Giovanni XXIII e la Strada Provinciale, 37. Detta circolarità, invita a proseguire per la via delle cave e/o la rinomata Chiesa di Maria SS. dell’Incoronata, patrona della città, all’esterno del centro abitato. Anticamente, quel percorso, frequentato dai cava-monti, lavoratori che quotidianamente si recavano nel sito estrattivo, riveste particolare importanza storica e religiosa.
Alcuni momenti della cerimonia di inaugurazione.
L’attività di ricerca e di progetto che ne è seguita, ha tratto linfa da un accordo quadro di collaborazione sottoscritto nel 2023 dal Politecnico con il Comune apricenese.
L’idea progettuale del Poliba, approvata dall’amministrazione comunale e stata finanziata dal “Gruppo Stilmarmo srl” che ha contribuito a trasformare il progetto in realtà.
Ed ecco al centro della rotatoria la Porta Trilitica: possenti, rari e preziosi blocchi unici di calcarenite da 20 tonnellate, alti 4 metri, con base 1,5m x 1m, si erigono verso l’alto, protesi al sostegno del primitivo architrave posto al di sopra, orizzontalmente. Per sostenere l’intera struttura così composta, è stata appositamente realizzata una fondazione (acciaio-calcestruzzo) di alta qualità, profonda oltre 1 metro, capace si sostenere 500kg.
La Porta Trilitica.
L’opera, di grandi dimensioni, oltre ad impreziosire la nuova rotatoria della città e a darne identità, propone attraverso dal porta trilitica un importante effetto visivo prospettico in direzione della Chiesa di Maria SS. dell’Incoronata.
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